Può la scuola essere il luogo della costruzione di un sapere condiviso, della creatività artistica ed espressiva, della riflessione sul mondo e sui meccanismi che definiscono un tema cruciale come quello della Giustizia?

Gli studenti del Galilei di Mirandola dimostrano che è possibile. Nella serata di venerdì 25 gennaio 2019, all’interno dei locali della scuola, è andato in scena lo spettacolo conclusivo del Laboratorio di teatro Partecipato, tenutosi al Galilei a partire dall’8 novembre scorso. Il laboratorio teatrale era incentrato sul tema della Giustizia e guidato da Irma Ridolfini e Alice Melloni, due attrici professioniste di Tipì, un progetto di teatro partecipato, attivo sul territorio dal 2016 con sede a San Felice sul Panaro. Hanno partecipato 12 studenti rappresentativi degli indirizzi e delle classi della scuola: Alex Ciobanu, Andreea Cristina Tepes, Antonio Iaconianni, Chiara Izzo, Chiara Poletti, Cristiano Cocconi, Emmanuel Emezue, Giacomo Movia, Leonardo Sala, Luigi Iaconianni, Silvia Vicenzi, Valentina Bottecchi.

Il laboratorio è stato un punto di riferimento per noi ragazzi, un’occasione di creare nuovi rapporti all’interno della scuola e insieme avvicinarci al mondo del teatro, della scrittura e della rappresentazione scenica. In una decina di incontri pomeridiani si è creato un gruppo coeso e partecipativo che, con un totale di quasi 24 ore di lavoro, è riuscito a inventare uno spettacolo come resa scenica conclusiva del percorso. Il copione è stato frutto di un lavoro di riflessione condivisa a partire da alcune interviste svolte lungo i corridoi dell’istituto, con le quali gli aspiranti attori del Galilei hanno chiesto le opinioni dei coetanei riguardo l’idea e la percezione della Giustizia.  Si è riusciti così ad creare una rappresentazione scenica di un concetto complesso come la Giustizia, al quale non si dedica mai sufficiente attenzione, reso accessibile attraverso l’utilizzo dello stesso linguaggio degli adolescenti. La scuola è stata determinante anche nella scelta degli spazi per lo spettacolo: il gruppo degli attori ha guidato il pubblico nei diversi ambienti dell’istituto che diventavano situazioni di volta in volta differenti in cui mettere in scena la “giustizia”, creando una interazione tra chi guarda e chi recita fino a mescolarne i ruoli.

Questa esperienza ci ha resi in qualche modo diversi, migliori. Posso quindi affermare che consiglieremmo, io e tutti quelli che vi hanno partecipato, di avvicinarsi al mondo del teatro, un mondo che, più o meno incoscienti, viviamo quotidianamente.

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