Nell’edizione cartacea abbiamo riportato l’intervista ad Aimad, che ci ha raccontato la sua esperienza all’ITS Biomedicale.

Qui ci racconta la sua storia Federico:

“Sono Federico, ex studente dell’Istituto tecnico superiore per la produzione di apparecchi e
dispositivi biomedicali, più noto come ITS Biomedicale.
Il mio è stato un percorso atipico: ho scoperto ITS Biomedicale tramite radio e giornali locali
e ho deciso di iscrivermi come percorso post laurea, in modo da poter ampliare le
opportunità di lavoro nelle aziende e non solo in ambito ospedaliero, provenendo da una
laurea triennale in professioni sanitarie.
Il corso è organizzato in 2 anni: oltre 2000 ore, di cui il 40% dedicato allo stage in azienda.
Le lezioni frontali si svolgono in aula con docenti provenienti da scuole superiori del
territorio, docenti universitari dell’Università di Modena e Reggio e dell’Università di Ferrara e
quello che ritengo il vero valore aggiunto, ovvero professionisti dalle aziende, i quali
insegnano le tecniche apprese e applicate nel mondo lavorativo.
Durante il corso si studiano tutti gli ambiti del settore biomedicale:
● materie tecniche e scientifiche per poter lavorare in laboratorio e studiare l’azione del
dispositivo medico sull’organismo umano
● comunicazione scritta e orale efficace ed inglese tecnico
● ambito dei regolamenti, marcatura CE e gestione della produzione
● progettazione, ricerca e sviluppo, robotica
● e tanto altro…

Durante il corso ho apprezzato le attività di lavoro in team: simulazioni di quello che avviene
realmente in un’azienda ovvero la suddivisione dei ruoli e il saper lavorare insieme per
portare a termine un obiettivo, condividendo ognuno le proprie capacità con gli altri.
Altro punto che ho apprezzato del corso è stato lo stage in azienda, personalizzato per lo
studente ed altamente formativo, permette di prepararsi al mondo del lavoro in modo
efficace ed i numeri lo dimostrano: a distanza di un anno il tasso di occupazione dei
neodiplomati è superiore all’80%.
Al termine del percorso ITS, ho trovato occupazione in un paio di mesi.
Ora lavoro in una azienda italiana produttrice di filtri dialisi, in particolare nel settore
assicurazione qualità e regolatorio: mi occupo della registrazione dei dispositivi medici
nell’Unione Europea ed extra UE e partecipo alla creazione di nuovi dispositivi medici per
quanto riguarda aspetti qualitativi come etichette, istruzioni per l’uso e più in generale
gestisco la documentazione tecnica dei dispositivi medici.
Nonostante la mia predilezione per il laboratorio, luogo in cui ho svolto i miei due stage,
apprezzo il mio attuale lavoro, coerente quanto ho appreso durante il corso.